Post by DrakotrekaCiao Menez
Vedo che prendi la cosa di petto! Sei un installatore?
Ho una piccola azienda che si occupa "anche" di installazioni, ma
principalmente
"affianchiamo" l'installatore di fiducia del cliente o dell'impresa e
ci occupiamo di progettare il sistema domotico (cosa sarà utile in
questo contesto? come ottimizziamo il budget disponibile?), di
scecliere le tecnologie (quali soluzioni possiamo implementare per
ottenere ciò che vogliamo ottenere ?), i prodotti (quale prodotto
permette di ottimizzare il rapporto costo/prestazioni in relazione a
tutti i fattori da considerare nello specifico contesto
installativo?),l'integrazione di altri sistemi (Possiamo integrare gli
altri sistemi presenti? abbiamo richieste particolari da fare a chi li
realizza? che vantaggi traiamo dalla loro integrazione? che costi
ha?), fino alla supervisione "di cantiere" (che tubi deve posare
l'elettricista? che scatole? che quadri= come deve cablare? con che
cavi? ecc).
Post by DrakotrekaTu dici che il problema e la mancanza di professionisti specializzati, e
anche vero che stanno nascendo tantissime aziende che propongono i loro
prodotti domotici.
Mettiti nei panni della stra grande maggioranza degli installatori! c' è una
confuzione in giro senza eugali
prima erano solo le compagnie di telefonia mobile che ti rendevano la vita
difficile nel capire quale era il contratto migliore.. ora lo fanno tutti!!
cmq
Il problema non è capire "quale è il migliore": semplicemente "non
c'è" un migliore in senso assoluto.
Il professionista serve perchè bisogna capire i limiti intrinseci dei
sistemi (dovuti alla loro "architettura") e quelli specifici di quella
marca (posso realizzare questa specifica feature con quello specifico
sistema? Diventa un accrocchio oppure è una soluzione elegante e
professionale?).
Altrimenti ci si fa male per davvero: perchè il rischio di scoprirli
al momento di avviare o programmare il sistema è concreto.
Il venditore e il produttore non vi dirà MAI i limiti più subdoli.
Ma un sistema ha sempre dei limiti. Basta davvero poco per trovarsi
nei guai, specie con i sistemi "da banco" che, per essere accessibili
all'installatore generico anche nella fase di programmazione, tendono
a fare "solo certe cose" e "solo in un certo modo". Le cose che fanno
sono adatte al 90% delle installazioni...il "modo" però puo' diventare
un grosso limite. In pratica non servono richieste così "esoteriche"
per metterli in crisi.
E' chiaro che in questo contesto l'installatore "elettricista puro" fa
fatica a stare al passo. Non ha (e non è ragionevole pretendere che
abbia) competenze elettroniche, informatiche, ingegneristiche. Del
resto io non pretendo certo di occuparmi dell'arredamento. Per fare
bene questo lavoro serve un installatore E un "esperto" di domotica.
Non c'è nulla di strano in questo. L'errore lo stanno facendo i
produttori (che cercano di allargare il mercato raggiungendo
direttamente gli installatori ma in questo modo limitano fortemente i
prodotti) e anche gli installatori che spesso non hanno ancora la
"mentalità" di rivolgersi all'esterno per avere supporto dopo che
hanno agganciato un potenziale cliente interesato (lo vivono
erroneamente come uno smacco: se chiamo loro allora vuol dire che "non
sono capace"...ma se devono spostare un tubo...accidenti chiamano
l'idraulico no? ).
In mezzo c'è il cliente, a cui in realtà non gli frega niente di tutte
queste pare: lui vuole sapere esattamente cosa avrà alla fine e quanto
costa! Se vede che ci lavora sopra uno specialista terzo che paghi tu
(nel senso che è un costo compreso nel prezzo preventivato) è solo
contento, perchè si sente rassicurato.
E' un pò come se l'elettricista, dopo aver fatto un preventivo
(completo di posa tubi e pozzetti) per mettere dei corpi illuminanti
su un raffinatissimo ed impeccabile prato inglese, si presentasse a
fare il lavoro affiancato da un giardiniere (pagato da lui) che si
occuperà di fare in modo che l'erba non venga rovinata dal lavoro.
Mettetevi nei panni del cliente e rispondete sinceramente:
1) Pensate che l'elettricista è un idiota perchè non si intende di
erba e prato inglese
2) Pensate che avete di fronte un professionista serio che non si
improvvisa giardiniere, e con tutta probabilità non vi devasterà il
prato.
Post by DrakotrekaDammi delle A B C valide è molte, per fare in modo che la massa arrivi al
punto di preferire la domotica piuttosto che un impianto tradizionale.
Tieni presente che il discorso che era stato intrapreso non era per quelli
di nicchia, ma per la massa.
Se fosse possibile risponderti allora non avrebbe senso tutto il
ragionamento che ho fatto sulla personalizzazione del progetto! :-)
Creiamo almeno un contesto: ad esempio: appartamento di piccole
dimensioni, arredato decentemente, gente che riceve spesso in casa
ospiti, budget abbastanza basso? Me la giocherei con gli scenari e
molti dimmer. Se possibile qualche motorizzazione (le tende costano
poco e sono di effetto perchè le fai spostare contemporaneamente
quando cambi scenario...anche un idiota si accorge che sta succedendo
qualcosa di atipico in quella casa!)
Se possibile valuterei un multiroom base (le stanze sono poche perchè
l'appartamento è piccolo, quindi il multiroom ha buone prob di costare
abbastanza poco). L'impatto è già garantito. Fissati questi obiettivi
e il budget scelgo il prodotto.
Poi realizzo tutto quello che ho previsto e tutto quello che, senza
spendere oltre, mi "casca in testa" perchè limpianto lo fa già di suo
(che so...lo spegni tutto o altre feature che posso fare con "sola
programmazione" (non troppa altrimenti sale il costo) ).
Se invece è gente che è sempre fuori casa privilegio sistema di
sicurezza supervisionabile da remoto, controllo remoto della
temperatura e del condizionamento, allarmi tecnici ecc.
Capisci che è sempre diverso?
Ciao
Menez