pozz
2008-06-14 17:04:50 UTC
Sono convinto della bontà della soluzioni distribuita, intesa come un
insieme di dispositivi intelligenti che comunicano tra di loro su un bus
multi-master (quindi ad accesso contemporaneo... con ovvi controlli di
collisione) in presenza di eventi.
Sono convinto che il singolo interruttore deve essere intelligente, cioè
deve monitorare lo stato del suo contatto ed inviare un comando ad un
attuatore, altro nodo sul bus, in presenza di apertura/chiusura. Il
comando da inviare e a chi inviarlo deve essere programmato all'interno
della logica dell'interruttore.
Sono convinto che un impianto domotico centralizzato, con una unità
centrale che acquisisce TUTTI i dati dai vari sensori (interruttori ed
altro) e comando TUTTI gli attuatori della casa (relè per l'attivazione
di lampade e carichi generici) sia fallimentare.
E penso di essere sulla strada giusta in quanto i più importanti bus
domotici (KNX, LonWORKS, MyHome, ecc.) sono ad intelligenza distribuita:
a parte l'alimentatore (che deve alimentare la logica distribuita) non
esiste nessuna unità centrale che prende, DA SOLA, decisioni in merito
all'impianto.
Lo stesso touch-screen, che spesso viene confuso con l'intelligenza
centralizzata, è semplicemente un dispositivo sul bus che serve per
inviare comandi manuali ai vari nodi e monitorarne, in modo semplice e
comodo, lo stato. Senza il touch-screen l'impianto domotico
continuerebbe tranquillamente a funzionare, giusto?
Aspetto smentite e soprattutto documenti utili sul web che confermano le
mie idee, visto che devo convincere qualcuno che un impianto
centralizzato non affatto conveniente.
insieme di dispositivi intelligenti che comunicano tra di loro su un bus
multi-master (quindi ad accesso contemporaneo... con ovvi controlli di
collisione) in presenza di eventi.
Sono convinto che il singolo interruttore deve essere intelligente, cioè
deve monitorare lo stato del suo contatto ed inviare un comando ad un
attuatore, altro nodo sul bus, in presenza di apertura/chiusura. Il
comando da inviare e a chi inviarlo deve essere programmato all'interno
della logica dell'interruttore.
Sono convinto che un impianto domotico centralizzato, con una unità
centrale che acquisisce TUTTI i dati dai vari sensori (interruttori ed
altro) e comando TUTTI gli attuatori della casa (relè per l'attivazione
di lampade e carichi generici) sia fallimentare.
E penso di essere sulla strada giusta in quanto i più importanti bus
domotici (KNX, LonWORKS, MyHome, ecc.) sono ad intelligenza distribuita:
a parte l'alimentatore (che deve alimentare la logica distribuita) non
esiste nessuna unità centrale che prende, DA SOLA, decisioni in merito
all'impianto.
Lo stesso touch-screen, che spesso viene confuso con l'intelligenza
centralizzata, è semplicemente un dispositivo sul bus che serve per
inviare comandi manuali ai vari nodi e monitorarne, in modo semplice e
comodo, lo stato. Senza il touch-screen l'impianto domotico
continuerebbe tranquillamente a funzionare, giusto?
Aspetto smentite e soprattutto documenti utili sul web che confermano le
mie idee, visto che devo convincere qualcuno che un impianto
centralizzato non affatto conveniente.